In tempi di Super Bonus e soldi a sostegno delle ristrutturazioni edili, anche il Comune di Segrate deve avere pensato che è un’occasione da non perdere quella offerta da RI-GENERA, i fondi previsti per il contenimento dei consumi energetici delle strutture pubbliche attraverso l’integrazione con impianti a fonte rinnovabile. Il bando prevede un finanziamento a fondo perduto per l’importo massimo di 400 mila euro, così la Giunta, quasi compattamente – 6 presenti su 8 – ha votato un progetto milionario per ristrutturare l’edificio che ospita le Poste a Milano 2.
Costo totale della ristrutturazione è di euro 946.859,34, di cui a carico del Comune la parte eccedente alle 400 mila previste dal bando, quindi 546 mila e rotti. Intanto, per quantificare i costi e redigere un progetto di fattibilità sono già state “impegnate con determina dirigenziale n. 1341/2021” 76.673,67 euro e l’incarico è stato affidato allo studio di progettazione MPM Enginering srl di Cernusco che, da quanto si apprende da fonti comunali, è stato l’unico studio a rispondere alla richiesta di preventivo del Comune.
La destinazione dell’Ufficio postale di Milano 2 rimane incerta, infatti, se il Comune si dovesse aggiudicare il bando, nessuna attività di natura commerciale potrebbe essere ospitata nella struttura – dalla Regione hanno fatto sapere che le Poste sono fra queste – e pertanto l’edificio dovrà ospitare solo attività di servizio, di volontariato o qualunque altra che non abbia un fine commerciale. Il sindaco Micheli, in un’intervista al Giornale di Segrate ha escluso la chiusura dell’ufficio postale di Milano 2 ma non ha indicato dove sarà trasferito.
Sulla destinazione dei locali del Modulo Campione, ricordiamo che fu costruito alla nascita di Milano 2 ed era l’ufficio vendite degli alloggi in costruzione, si sono fatte molte ipotesi e molte sono le informazioni che circolano a riguardo.
Le ultime voci davano per certo la destinazione a farmacia, prima si era parlato di un centro privato di medicina e diagnostica, vista la strategica posizione, a due passi dal SanRaffaele.
Anche l’opposizione vuole vederci chiaro, la Lega, a firma del suo consigliere Marco Carandina ha presentato un’interrogazione per comprendere quale sia il disegno finale di una ristrutturazione così onerosa ma, soprattutto, la destinazione finale dell’edificio.
Se i vincoli, come abbiamo detto, sono quelli di destinazione ad attività di servizio o volontariato, lo sforzo finanziario del Comune sembra davvero enorme, per non considerare che forse con un milione di euro si poteva ricostruire da zero, magari con un progetto di edilizia sostenibile.
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