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Medici in sciopero

I medici di Medicina Generale, i medici di famiglia per intenderci, sono in agitazione e hanno indetto due giorni di sciopero. I motivi sono noti e vengono da lontano, sono anni che si parla di una ristrutturazione del servizio di medicina di base ma per adesso tutto quello a cui si è arrivati è una riforma che rischia di allontanare i giovani medici e lasciare migliaia di assistiti senza il medico di riferimento. Sull’argomento abbiamo già scritto in questo articolo appena qualche settimana fa ed è l’articolo più letto fra quelli pubblicati sul nostro blog, sintomo di una preoccupazione diffusa sulle sorti del servizio di medicina di base.

Il comunicato

I motivi dello sciopero sono i seguenti:

  1. La burocrazia ci sommerge e non riusciamo più ad avere il tempo per le visite mediche (i ritmi di lavoro ai quali siamo sottoposti per via delle recenti attività aggiuntive sono improponibili)
  2. Abbiamo lavorato in pandemia senza poterci proteggere per la carenza di presidi forniti dallo stato, e purtroppo 369 medici hanno pagato con la loro vita per assistere i pazienti ed oggi non si vuole riconoscere ai loro parenti una indennità economica. (!!!)
  3. Perché la nuova riforma della medicina generale creerà di fatto nuove barriere tra medico e paziente (ad esempio, gli ambulatori raggruppati nelle case della salute, saranno probabilmente distanti dalle vostre abitazioni. Se considerate che una Casa della Salute servirà un bacino di 50 mila abitanti, potete aspettarvi che questa si trovi a 10 o 20 o anche più chilometri dalla vostra abitazione. Ovviamente gli ambulatori dei medici che via via andranno in pensione o che abbandoneranno la professione rimarranno chiusi. Pertanto molti di voi non avranno più il medico a disposizione sotto casa.
  4. Queste riforme imposte alla nostra categoria, già allo stremo, stanno portando a demotivare i giovani laureati e a togliere la passione ai medici esperti: è purtroppo in atto un pesante fenomeno di abbandono della professione per prepensionamenti. La conseguenza è che nei prossimi anni milioni di Italiani si troveranno senza medico di famiglia. Per questo motivo molti di voi dovranno, per forza di cose, ricorrere al privato.
  5. Per le parole di Letizia Moratti, NON VERE e quindi molto offensive, rilasciate in ben due diverse interviste. L’assessore, sui problemi della medicina territoriale parte da dati oggettivamente falsi e dice che il problema non è tanto la carenza o il numero di medici in rapporto agli abitanti, ma il numero di ore lavorate, a sua detta insufficiente perché di parecchio inferiore ai medici ospedalieri. Basterebbe spendere una giornata con uno qualsiasi di noi, in uno dei nostri ambulatori, per rendersi conto di questa falsità, oppure consultare i dati degli orari di invio di ricette e richieste tramite il loro sistema informatico, che iniziano la mattina e terminano la sera.

Nei giorni 1 – 2 Marzo non saranno prese in carico le richieste di prescrizioni, non vi saranno visite, se non quelle ritenute urgenti dal vostro Medico, e ovviamente le eventuali richieste pervenute in quei giorni SARANNO CANCELLATE e dovrete inoltrarle nuovamente a partire da giovedì 3 mattina.

Per i certificati INPS dovrete rivolgervi alla guardia medica o PS.

Il giorno sabato 26 marzo alle ore 10 ci sarà una manifestazione sotto al Pirellone, sede della Regione Lombardia, e sarebbe rappresentativa la partecipazione di noi/voi tutti.

Roberto Spampinato

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Roberto Spampinato

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