Numeri preoccupanti quelli presentati ieri in regione da Areu, l’Agenzia emergenza-urgenza che coordina ambulanze e soccorsi. Dallo scorso 10 novembre, data di entrata in vigore delle nuove norme del Codice della Strada, nella sola città di Milano sono state registrate 74 richieste di intervento per incidenti con monopattini. Inoltre, sono 921 i sinistri rilevati nel capoluogo lombardo da giugno 2020 ad oggi. Il dato è ancora più sconfortante se si pensa che solo in due indossavano il casco. L’aumento dell’incidentalità a Milano va riferito anche al sostanziale incremento del traffico leggero aumentato durante il periodo Covid, e proprio a riguardo, l’assessor comunale milanese, Marco Granelli ricordava che «Quasi 7.000 persone ogni giorno hanno scelto di andare in bici per tutto l’anno. Le auto sono il 58%, nel 2020 erano il 78%. La ciclabile “che non piace” è tra le più usate di Milano».

La ciclabile di Buenos Aires

La ciclabile di Corso Bueno Aires

I numeri riferiti alla zona di Corso Buenos Aires e Corso Venezia, da quando sono state realizzate le piste ciclabili, parlano chiaro, gli incidenti sono passati da 28 del 2017 a 182 del 2021, con un aumento secco del 650%”.

“Le amministrazioni locali – ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo Decorato – hanno investito molto sulle forme di mobilità alternative e sostenibili, realizzando numerose piste ciclabili ed autorizzando la circolazione dei monopattini elettrici. La fretta, però, creato in molti casi più problemi che soluzioni”.

“I dati rilevati da Areu – ha  sempre commentato l’assessore regionale alla Sicurezza, – confermano l’inutilità delle misure per i monopattini previste nella modifica del codice della strada ed entrate in vigore il 10 novembre scorso”. “La nostra proposta sui monopattini elettrici – ha concluso De Corato – prevede, infatti, varie misure di sicurezza. Si tratta dell’obbligo di copertura assicurativa per tutti, del casco anche per i maggiorenni, della frequenza ad un corso di abilitazione per i conducenti minorenni e, infine, del marchio CE per ogni monopattino circolante”.

I numeri della provincia di Milano

Nel 2021 in Lombardia ci sono stati 1347 incidenti, 931 (69%) in provincia di Milano. A Milano città sempre nel 2021 ci sono stati 685 incidenti con monopattini. A seguire, tra i comuni del milanese con più sinistri, 21 a Sesto San Giovanni, 19 a Cinisello Balsamo e 13 a Cologno Monzese.

I dati ospedalieri

Per far illustrare i numeri sugli incidenti che hanno coinvolto monopattini a Milano, sono intervenuti i rappresentanti di due importanti ospedali, il Gaetano Pini e il Niguarda.

Il Direttore Comitato Tecnico Scientifico del ‘Pini’, Pietro Randelli, ha sottolineato che al Pronto Soccorso da maggio a novembre 2021, ci sono stati 28.169 accessi. Di questi, 1.995 (6,9%) per traumi da mezzo (biciclette, moto, scooter e monopattini). Dei 1995, il 7,5% (144) sono stati ricoverati per sottoporsi a intervento.

Ed ancora, nello stesso periodo, dei 1.995 traumi da mezzo a 2 ruote, 280 (14.3%) pazienti erano in monopattino. In bicicletta 1.105 pazienti (56,5%) e in moto o scooter 570 pazienti (29,2%). Più nel dettaglio, dei 280 traumi da monopattino, 129 i fratturati (46%) e ricoverati per intervento 28 (10%).

Sui traumatismi da monopattino elettrico, l’esperienza dell’Ospedale Niguarda di Milano nei dati forniti dal Direttore di Neurochirurgia Marco Cenzato: Dal luglio 2020 a novembre 2021 sono stati 37 gli accessi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Niguarda per incidente da monopattino elettrico. Di questi 14 pazienti con trauma cranico, 7 pazienti con trauma toracico, 3 pazienti con trauma addominale e 13 pazienti con trauma scheletrico. Dei 37 pazienti, 2 indossavano il casco, 35 non lo indossavamo.

Dei 14 con trauma cranico, 8 traumi cranici minori hanno fatto del TC cranio, 1 paziente (minorenne) è deceduto all’arrivo in Pronto Soccorso, 5 pazienti in coma all’ingresso in ospedale.

Per questi ultimi 5, il giorno della dimissione 2 sono tornati a casa con appuntamenti di controllo TC cranio di follow up. Gli altri 3 pazienti presentavano deficit neurologici e cognitivi e sono stati inviati verso un percorso di riabilitazione.

redazione

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