A Tregarezzo la nuova postazione arancione di recente installata per ospitare i dispositivi per il rilevamento della velocità ha tutta l’aria di essere stata posata senza uno studio o un preventivo accertamento delle condizioni tecniche e della segnaletica già esistente.
Imboccando la complanare della via Rivoltana, direzione Luna Park, controviale che molti percorrono per sottrarsi alle code della SP 14, il primo cartello posto all’inizio del tratto indica che il limite è di 40 km/h. Dopo circa 350 metri, il pannello comunale che indica il nome della frazione di Tregarezzo mostra un limite di velocità ulteriormente ridotto, stavolta a 30 Km/h: pochissimi metri dopo si trova la colonnina arancione dell’autovelox.
Eppure, Il Codice della Strada indica chiaramente che l’automobilista deve essere messo in grado di adeguare la sua andatura ai vincoli di velocità che sta per incontrare, e per tanto impone di segnalare con 250 metri di anticipo il limite imposto, cosa che qui non avviene.
Imboccando il tratto di via Rivoltana e osservando il primo segnale, secondo il quale il limite è di 40 km/h, succede che ci si trovi a ridosso dell’autovelox a una velocità superiore ai 30 previsti.
Considerato l’assurdo limite richiesto sul rettilineo, difficile da osservare senza dover scalare alcune marce, nemmeno la tolleranza del 5% in più in eccesso potrà salvare chi passa da un mare di contravvenzioni.
Un’auto che viaggia a 40 km/h in condizioni di asfalto non ammalorato e asciutto necessita di circa 8 metri per fermarsi in sicurezza, ma è evidente che non trovandosi di fronte a nessun pericolo l’automobilista si limiterà a rallentare: mai abbastanza per procedere sotto i 30 KM/h qui, inopinatamente richiesti.
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