Il sindaco ci ricasca, scavalca il regolamento e interrompe la Consigliera di minoranza Laura Aldini, l’altra volta era toccato al Consigliere Marco Carandina, ma stavolta in maniera inusitata: dalle file del pubblico.
In un’atmosfera surreale, con l’aula del Consiglio animata solo dai consiglieri di minoranza, almeno tra gli scranni, la maggioranza era seduta tra gli spettatori, il Presidente Poldi, dopo la canonica mezz’ora d’attesa, ha dichiarato aperta la seduta in prima convocazione del Consiglio del 16 maggio ma poco dopo, constatata l’assenza di tutta la maggioranza e in mancanza del numero legale, la seduta è stata dichiarata deserta, come indicato dal Segretario comunale, la dottoressa Bellagamba.
Il Presidente Poldi prende la parola e spiega perché i consiglieri di maggioranza sono assenti: “la maggioranza ritiene che sia doveroso che si svolga (prima ndr) la Commissione Bilancio, che per difetto di numero di partecipanti, alcuni della maggioranza, non si è potuta tenere in maniera regolare, non si è tenuta affatto…”
Il Presidente Poldi fa riferimento alla Commissione bilancio del 12 maggio andata deserta, in cui i consiglieri di maggioranza non si sono presentati. La Commissione doveva affrontare gli argomenti all’ordine del giorno della seduta del Consiglio di ieri sera e, secondo le parole di Poldi, in una sorta di “doverosa” concessione, mandando a vuoto la prima convocazione del Consiglio comunale, si può riconvocare in seconda seduta, appunto dopo la Commissione bilancio.
La consigliere di minoranza Aldini chiede la parola, che, invitata dal presidente a schiacciare il pulsante della richiesta, comincia la sua requisitoria.
La spiegazione del Presidente Poldi, sul motivo dell’assenza in aula della maggioranza, non convince la Consigliera Aldini: “Presidente, reputo la sua spiegazione un filino inopportuna, comunque anche non veritiera e abbastanza infondata… che non si dica che la maggioranza ha reputato “doveroso” fare la Commissione prima di andare in Consiglio…”
All’avvocato Laura Aldini non mancano gli argomenti per contestare la spiegazione del Presidente Poldi, ed elenca tutta una serie di difficoltà, ritardi, commissioni sovrapposte o fatte raramente, “che arrivano tutte nella stessa settimana”. E poi arriva l’accusa durissima verso la Giunta e il suo sindaco “credo che non si prenda sul serio il nostro ruolo, da parte degli assessori e da parte del sindaco… questo mette in difficolta anche gli uffici che poi s’ingegnano per arrivare alle scadenze”.
L’affondo della consigliera Aldini arriva a segno. Senza nessuna richiesta di parola e senza nessun pulsante schiacciato ma soprattutto fuori dalla cerchia del Consiglio, il Sindaco Micheli interviene interrompendo la Consigliera Aldini e il Presidente Poldi. L’accesso dibattito va avanti per diversi minuti, dove le voci dei protagonisti si sovrappongono, in una bagarre d’assemblea condominiale.
Il Presidente Poldi, in evidente difficoltà, tenta di riportare ordine, mentre il sindaco – fuori dalla portata delle telecamere – parla di rispetto… proprio mentre vengono infrante le regole dell’Aula consigliare, dove non è concesso a nessuno, e tanto meno dal pubblico, d’intervenire senza il consenso del suo presidente o interrompere la seduta.
Dopo un lungo botta e risposta il Presidente Poldi si ricorda del suo ruolo e redarguisce i consigliere presenti…(quali?) e chiude la seduta.
Il tam tam corre sui social, e l’indomani mattina in molti hanno tentato di accedere alla registrazione video del Consiglio che dopo qualche ora sparisce – disponibile qui –, non è più accessibile. Poco dopo una versione ristretta, senza la parte finale, riappare sul sito.
Ma le telefonate di alcuni consiglieri, che segnalano l’accaduto, rimette tutto a posto: si è trattato di un problema tecnico che aveva omesso la parte in questione.
Per Segrate, la città che la politica si sforza di rendere migliore, accogliente e gentile, nel luogo deputato alla consacrazione di questi propositi, si assiste a uno spettacolo da curva sud, e il suo primo cittadino ne è protagonista.
Questo Consiglio comunale ha messo in luce due gravi problemi della nostra macchina politica: il rispetto delle regole democratiche all’interno dell’Aula; una presidenza del Consiglio comunale debole.
In senso lato c’è poi il problema di tutta una maggioranza, mortificata e schiacciata da una figura ingombrante, onnipresente, di un sindaco “Dominus” al quale nulla sfugge e tutto gli è funzionale, ma questo riguarda il sindaco e la sua maggioranza.
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