In Comune

In Consiglio la vicenda delle multe a Linate

Alla fine è arrivata la risposta del sindaco alle domande che la Lega aveva posto sulla vicenda delle multe a Linate, sulla loro gestione e su quanto la nostra amministrazione abbia incassato dal giorno dell’accordo che permetteva alla nostra Polizia Locale di gestire i verbali rilevati a Linate.

L’interrogazione della Lega Salvini, – potete leggerla qui – a firma dei consiglieri Viganò e Carandina, non lascia spazio a fraintendimenti e pone precise domande che hanno avuto risposte parziali o non hanno per nulla ricevuto risposta, qui il documento.

La vicenda riguarda i milioni di euro che Segrate ha “devoluto” (non è una nostra definizione ndr) all’amministrazione meneghina per il servizio di Polizia svolto nell’area Arrivi e Partenze dell’Aeroporto di Linate.

La vicenda è abbastanza antica da non comprendere più bene l’origine del consolidato operato della Locale di Milano che, secondo la risposta del Sindaco Micheli, risale a trent’anni fa, secondo una nostra indagine – qui il nostro articolo – risale all’amministrazione Alessandrini.

Ma oggi non è in discussione quel che è stato, trovare dove risiedano le antiche responsabilità ma piuttosto comprendere come sia stato possibile continuare a gettare dalla finestra milioni di euro, tanti da poterci pagare un dissesto e mezzo.

La riposta è la solita, assenza di sufficienti agenti per assicurare il corretto svolgimento del servizio, anche se è stato dimostrato come il Comune di Orio al Serio, grazie ad accordi tra amministrazioni confinanti, riesce a gestire il terzo scalo italiano e il secondo in Lombardia, con appena tre agenti alle sue dipendenze.

Ma la risposta del sindaco riporta come anche la Cassazione Civile abbia ribadito che l’Enac ha attribuito il potere di accertamento alla polizia locale di altra polizia diversa da quella del comune di pertinenza. Nessuna sorpresa in questo: non era la legittimità a operare a essere messa in discussione, se c’è un protocollo fra le parti.

Le sentenze dei giudici hanno sempre parlato di legittimità delle multe dei Ghisa milanesi, cosa prevista dalle Leggi in presenza di un accordo – vedi Orio al serio – ma si è sempre omesso di dire che tale accordo prevede la competenza territoriale del Comune di Segrate e della sua Polizia Locale che avrebbe dovuto avere funzione di comando e coordinamento, e conseguente gestione degli incassi.

Nella risposta del sindaco si riporta l’art. 208, comma 1 del CdS, che dice che “i proventi stessi sono devoluti alle regioni, province e comuni, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti, rispettivamente, delle regioni, delle province e dei comuni”.

Sempre allo stesso articolo nei successivi commi si legge anche:

4. Una quota pari al 50 per cento dei proventi spettanti agli enti di cui al secondo periodo del comma 1 è destinata:

a) in misura non inferiore a un quarto della quota, a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente;

b) in misura non inferiore a un quarto della quota, al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12;

c) ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente, all’installazione, all’ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale delle medesime strade, alla redazione dei piani di cui all’articolo 36, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, a misure di assistenza e di previdenza per il personale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12, alle misure di cui al comma 5-bis del presente articolo e a interventi a favore della mobilità ciclistica.(6)

Sarebbe interessante capire quanto di queste quote il Comune di Segrate ha ricevuto per migliorare la sua sicurezza stradale, messa a norma delle segnaletica, mantenimento stradale, interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti.

La sicurezza stradale a Segrate passa per le postazioni Autovelox, per alcuni buoni proclami e tante buone intenzioni.

L’ultima parola su questa vicenda, probabilmente, la scriverà l’ufficio dei GIP della Procura di Milano, dove è al vaglio la richiesta di archiviazione della denuncia iscritta contro ignoti da parte PM Paolo Filippini.

Roberto Spampinato

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