In Comune

Viabilità, abusivismo e mancate risposte

Per i frequentatori dei social l’attivismo del sindaco Paolo Micheli è ben noto: ogni occasione è buona per un post, un selfie o un bel racconto. Racconti che narrano di una Segrate come un posto meraviglioso, come la qualità della vita sia invidiabile e come questa sia resa tale da questa Amministrazione. In fondo è vero che Segrate sia un posto meraviglioso, dove si vive bene, e la qualità di vita può suscitare invidia a tanti altri comuni, ma qualcuno, sull’ultima affermazione, comincia a sospirare “nonostante questa amministrazione”.

Anche certa comunicazione comincia a essere un po’ stucchevole, come la ripresa con il drone del tetto di casa del primo cittadino per comunicare quanto il sindaco sia “Green”. Ma soprattutto sfugge il senso di questa comunicazione: un invito a “fate come me” o cos’altro? 

Forse il Comune ha attivato un servizio di consulenza verso tutti quei cittadini che vorrebbero accedere ai Bonus o ha attivato un ufficio per accelerare le pratiche di assistenza tecnica? Allora sì avrebbe avuto davvero senso, “fate come me e vi dico anche come!” 

Ma non è così, anzi, è anche peggio.

Come nel caso di un cittadino che denuncia una serie di abusi edilizi – ormai più di un mese fa – ma nessuno ancora oggi gli ha dato risposta. Abbiamo tentato di coinvolgere il vice sindaco, Francesco Di Chio, ma anche con lui è stato un buco nell’acqua. Nessuna risposta. Sembra lo stesso atteggiamento dei proprietari della villa in costruzione, che hanno detto ai vicini che a loro non importa niente, loro vanno avanti per la loro strada. Ed è un po’ l’aria che si avverte tentando di capire se c’è o no l’abuso e se sì cosa sta facendo l’Amministrazione.

Inutile poi cercare di parlare con i responsabili dell’ufficio preposto: la segretaria dice che prende nota del nome e telefono, sarà richiamato. Inutile dire che non è stato così. 

Nel frattempo, tra un post con il nuovo comandante dei Carabinieri e le belle parole su legalità del primo cittadino, che riempiono l’ennesimo post, sembra che proprio questo concetto andrebbe rispolverato in alcuni ambiti e storie cittadine. Non si capisce, per esempio, come appena pochi mesi fa l’area di via Dante al 2 sia andata in fumo, con fiamme alte decine di metri e visibili da chilometri di distanza, fortunatamente senza danni alle persone, e oggi pian piano si stia ripopolando di nuove costruzioni. 

Nuove costruzioni nell’area di via Dante 2

Ma sono a norma? Rispondono ai quesiti di sicurezza di antincendio previste dalle Legge? I Vigili del Fuoco hanno fatto un sopralluogo per asseverare le condizioni di sicurezza dell’area già interessata da un incendio?

Forse l’Assessora Achilli, in un ritaglio di tempo dalla campagna elettorale, dovrebbe mandare i Vigili a controllare o forse anche lei è troppo occupata a seguire la sua campagna e come il vice sindaco Di Chio non riesce a seguire le vicende dell’Amministrazione di cui fa parte?

Era annunciato, i lavori di collegamento della Viabilità speciale erano solo questione di tempo e per molti attesi con soddisfazione perché la nuova viabilità dovrebbe alleggerire la pressione del traffico che attraversa il territorio comunale da est a ovest e viceversa. Ma perché si è atteso proprio la fine del periodo festivo, meno trafficato e senza tanti cittadini? 

L’Assessore Dalerba, raggiunto al telefono, ci chiarisce che purtroppo il Comune non ha nessuna possibilità di incidere su date e tempi di realizzazione, se poi gli attori in campo sono così tanti, è davvero impossibile poter cambiare le cose.

Per i segratesi, quindi, si annuncia un autunno di passione: lavori in corso, piccoli e grandi problemi non risolti da una Amministrazione distratta, intenta a curare la campagna elettorale con assessore e consigliere che continuano a sedere in Consiglio comunale – che forse, con un atto di eleganza istituzionale, avrebbero fatto bene a dimettersi all’indomani dell’annuncio della candidatura – e probabilmente non sarebbero gli unici a doversi dimettere…

Roberto Spampinato

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  • Mi metto nei panni del cittadino che ha visto crescere una costruzione abusiva (ricostruzione con nuovi volumi invece di ristrutturazione ) e mi viene una rabbia insieme a frustrazione . Certo rabbia verso chi non rispetta le regole ma rabbia e frustrazione verso le istituzioni incapaci di difendere i cittadini dai prepotenti e malavitosi.

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