Riccardo Cocciante lo cantava molto tempo fa, “Era già tutto previsto” e così Micheli spiega che l’avvicendamento dei due assessori, Caretti e Dalerba, s’inquadra in un preciso disegno, addirittura tracciato all’inizio del secondo mandato.
In squadra, o in famiglia – parola usata più spesso dal sindaco quando indica la Giunta – entrano due giovani consiglieri, Giulia Vezzoni e Alessandro Pignataro la prima sostituirà Antonella Caretti il secondo Damiano Dalerba.
Due trentenni, che porteranno certamente nuova linfa in Giunta, ma quello che non torna ancora è la narrazione di un cambio previsto.
Le male lingue parlano di forti dissidi in Giunta, l’assessora Caretti ha avuto un aspro confronto proprio con chi le succede, riguardo alla visione su come affrontare problemi di ordine pubblico e sicurezza urbana a S.Felice, teatro di notti brave di bande di scalmanati. La richiesta della Caretti, di maggior controllo e sicurezza, si è scontrata con la visione della giovane neo assessora, seconda la quale, dopo due anni di Covid e di restrizioni, i ragazzi potrebbero non comprendere correttamente una maggiore azione di controllo e contenimento della movida sanfelicina.
Per l’Assessore Dalerba il cambio è stato un passo di lato dell’interessato, come ha raccontato in questa intervista, ma anche qui i dubbi sono molti e qualche gola profonda parla di dissidi e l’ultimo, in ordine di tempo, riguarda il taglio degli alberi davanti al cimitero. Tutte indiscrezioni che vanno prese per quello che sono ma tre indizi fanno una prova, e su Dalerba, stando a una gola profonda di Giunta, gli indizi sono molto più di tre.
Ma veniamo alla conferenza stampa. Nelle prossime ore un comunicato spiegherà come saranno suddivise le deleghe che i precedenti assessori gestivano, certamente la grossa fetta dei Lavori Pubblici e degli incarichi di maggior onere, gestiste prima da Dalerba, dovrebbe passare al vice sindaco Di Chio, aggravando ancora di più la sua agenda. Se prima era difficile avere una risposta da Di Chio, adesso sarà impossibile.
Aspettando di leggere in dettaglio la redistribuzione delle deleghe, qualche considerazione è lecita. La prima conferma la consolidata abitudine del sindaco Micheli di attingere i suoi collaboratori nel vivaio politico dei Boy Scout segratesi, poco male ma forse oltre al recinto c’è dell’altro. La seconda riguarda la scelta di un rimpasto, mentre i problemi della città sono altri.
Con tutta la buona volontà dei due giovani neo assessori, ci vorrà del tempo perché possano entrare nel ruolo e agire autonomamente, anche se, sempre secondo la gola profonda, per il margine di azione che avranno non ci vorrà molto per entrare nel ruolo.
La nomina di Alessandro Pignataro – area PD – agronomo, libero professionista, porterà certo del bene alla gestione del verde, un argomento spinoso a Segrate, anche se non sa ancora se è un bene o no piantare 36 mila alberi a Segrate, – intanto sono diventati 37mila – promessi da Micheli alcuni mesi fa, qui l’articolo che spiega l’aspirazione del sindaco e i problemi del progetto .
Altro discorso per la neo eletta assessore, Giulia Vezzoni, area Segrate Nostra/Azione, trentenne, segratese DOC, specializzanda in Medicina d’Emergenza, il tempo libero che una simile professione lascia libero per altre attività è davvero risicato. Certamente la giovane assessora cercherà di far quadrare i tempi della sua professione con quelli della politica, che è bene ricordare che non è volontariato quando si ricoprono certe cariche.
Alla conferenza stampa era presente anche l’assessore Stanca che ha voluto ricordare come il risanamento dei conti del Comune procede secondo programma e come i ristretti margini di manovra finanziaria incidono nell’azione di governo della città. Il risanamento economico dei conti della città certamente è il maggior successo della Giunta Micheli ricordando, però, che non tutto passa per le casse del Comune, ma molte azioni e scelte sono gratis.
Segue seconda parte.