Nel giro di poche ore Segrate e il suo sistema scolastico, con l’assessore Guido Bellatorre, sono al centro di articoli di stampa non proprio lusinghieri: denunce di ritardi, mancate risposte e scuse tardive.
Il primo articolo è apparso sulle colonne di 7Giorni.info lo scorso venerdì 26 maggio, (qui tutto l’articolo) e riporta la denuncia delle famiglie di 38 bambini costretti a condizioni inverosimili per una scuola di uno dei comuni più ricchi d’Italia – per reddito pro capite – e con aliquote di tassazione altrettanto “ricche”.
I rappresentanti dei genitori degli alunni della sezione verde e blu della Scuola di Infanzia di via Prima Strada a San Felice attendono di conoscere i tempi per il ripristino della normale agibilità dopo che non sono stati rispettati i tempi per rendere nuovamente agibile la struttura scoperchiata nel febbraio 2022 dal maltempo.
«I nostri bambini sono ospitati in due spazi insufficienti per svolgere le attività in modo ottimale. Un’ aula biblioteca e uno spazio destinato a deposito adattati alla bene e meglio. I nostri figli non hanno più a disposizione un ampio giardino per giocare all’aperto ma solo un piccolo fazzoletto di terra a bordo strada, e bisogna anche fare attenzione a non disturbare le lezioni degli alunni della primaria. Inoltre, sono costretti a mangiare alle ore 11 perché alle 12 c’è la refezione degli altri alunni. Un problema non solo per i nostri bambini ma anche per il corpo docente. Anche tutti i giochi e le attrezzature per l’intrattenimento adeguati all’età dei nostri bambini non possono essere utilizzati in quella destinazione» denuncia Tiziana Lo Curcio, rappresentante di Classe della sezione verde.
Le condizioni in cui sono costretti i bambini e descritte dai genitori ricordano più quelle post terremoto, ma anche i tempi per il ripristino, inspiegabilmente lunghi, ricordano quelli delle zone terremotate. Nella risposta a un’interrogazione dell’opposizione del 5 dicembre 2022, la maggioranza aveva reso noto che il progetto di ripristino era stato affidato a un professionista e la previsione del completo ripristino è previsto per l’inizio del prossimo anno scolastico.
Durante questi mesi una serie di omissioni, mancate risposte a mail e PEC e dichiarazioni di date non coincidenti, hanno reso meno “costruttivo” il rapporto genitori-amministrazione: spiega Lisa Locatelli, anche lei genitore di un bambino che frequenta il plesso di via Prima Strada –. «Se avessero fatto immediatamente gli interventi necessari non saremmo a questo punto. I bambini non sono in una situazione adeguata. L’emergenza ormai dura da troppo tempo. Il giorno 11 maggio 2023 ho avuto un incontro con l’Assessore all’istruzione Guido Bellatorre che mi ha comunicato che il Bando di Gara per la riqualificazione della Scuola è stato pubblicato il giorno 9 maggio 2023. Quando il sindaco Micheli aveva dichiarato alla stampa che il 27 marzo 2023 era iniziata la procedura di gara per l’affidamento dei lavori». «Abbiamo mandato delle e-mail alla PEC del Comune, al Sindaco e all’Assessore, sono state protocollate ma non abbiamo mai ricevuto risposta – sottolinea Valentina Quarta rappresentante di classe della sezione blu e mamma di un alunno -. Una a novembre 2022, una a febbraio 2023 e una a marzo 2023. Vogliamo un po’di chiarezza. Stiamo vivendo una situazione dove l’attività educativa, ludica e ricreativa, hanno delle forti limitazioni e anche le maestre vivono questa difficoltà. Spesso ci siamo confrontati con le docenti sulle problematiche scolastiche e sono emerse le difficoltà quotidiane nella gestione delle classi».
L’assessore Bellatorre non è nuovo a questi silenzi,Segrate.info nel corso della sua breve storia, ha inviato una serie di richieste e di mail ma non mai ricevuto alcuna risposta tanto dal non tentarci più.
Il piccolo ha quattro anni: «L’educatrice si è infortunata e poi ha rassegnato le dimissioni: non è più stata sostituita. Eppure, abbiamo diritto a tre ore la settimana». L’assessore: «Nelle graduatorie nessuno ha detto sì».
In queste poche righe è riassunta l’altra vicenda che vede ancora una volta – negativamente – la nostra città. Nella civilissima, verde e felice Segrate l’amministrazione non riesce a trovare un insegnante di sostegno.
Questa volta è il Corriere.it a portare alla luce la vicenda del piccolo segratese di 4 anni, (qui tutto l’articolo).
Appena 40 minuti, nel corso di tutto l’anno scolastico, è il tempo in cui il piccolo Lorenzo – nome di fantasia – ha potuto incontrare la sua insegnante di sostegno e chissà se è riuscito a conoscere il nome dell’insegnante. Da allora più nulla.
Dal racconto della mamma del piccolo emerge una storia di ordinaria disfunzione pubblica: l’educatrice incaricata si presenta sul posto di lavoro solo in due occasioni. La prima per prendere accordi con la direzione, la seconda per parlare con l’insegnante di sostegno. Poi nessuno ne sa più nulla. Secondo il racconto del Corriere che raccoglie le parole della mamma, il Comune non ha mai nominato un sostituto. Il risultato è che Lorenzo ha fatto tutto l’anno scolastico senza il sostegno di cui ha bisogno e diritto.
«L’ente non è stato in grado di dare una risposta adeguata al bisogno e ne siamo molto dispiaciuti» replica l’assessore alle Politiche sociali di Segrate Guido Bellatorre, che questa volta ha trovato il tempo per rispondere.
«L’educatrice incaricata ha subito un infortunio e, al rientro dalla malattia, ha rassegnato le dimissioni. Abbiamo cercato un sostituto scorrendo le graduatorie, ma ad anno scolastico già in corso, tutti gli educatori contattati avevano già trovato un impiego e quindi rifiutavano la nostra proposta. L’offerta di educatori presenti sul mercato è nettamente inferiori alla domanda e trovarli ad anno scolastico avviato è impossibile». Con queste parole l’assessore Bellatore ricostruisce tutta la vicenda, come a voler dire non possiamo farci nulla, liste e graduatorie sono l’unica via per assicurare la dovuta assistenza scolastica ai bambini bisognosi di supporto e assistenza.
Ma davvero non c’è altro modo per assicurare la dovuta assistenza alle – ormai – decine di bambini che ne hanno bisogno? Che il numero sia aumentato, addirittura raddoppiato negli ultimi dieci anni, è lo stesso assessore a darne conto per poi tirare fuori la solita scusa per cui a Segrate molti servizi, manutenzioni e altre importanti interventi comunali sono stati ridimensionati quando non del tutto tagliati «Segrate è in predissesto finanziario, con monitoraggio delle spese da parte della Corte dei Conti fino al 2026. Abbiamo quindi un limite di spesa nei diversi capitoli».
Il predissesto finanziario è la risposta buona ogni qual volta il Comune non riesce a far fronte alle richieste dei cittadini, una scusa per tutte le stagioni.
Un’amministrazione che non sa farsi carico dei bisogni dei suoi cittadini ha fallito nel suo mandato e nell’essenza stessa della sua missione.
Intanto Micheli pensa a un parco che nessuno vuole, aumenta aree verdi da dover poi mantenere e curare, senza stanziare un solo centesimo in più in bilancio per il mantenimento.
Il sindaco dovrebbe chiedere ai suoi concittadini se preferiscono un’aiuola in più o servizi scolastici degni di una tra le prime città più ricche d’Italia.
P.S. segniamoci questa data, dove l’assessore Bellatore ha dichiarato che non ci sono i soldi per i servizi integrativi per la scuola, non vorremmo scoprire in funzione elettorale che con un coup de théâtre il sindaco trova i soldi per uscire anticipatamente dal predissesto.
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