In Comune

Linea 73, la pezza di ATM

I residenti della parte est della grande area metropolitana milanese dovranno aspettare fino a settembre per capire se il tentativo di rimediare ai disagi della modifica della linea 73 dell’ATM, conseguenti all’apertura della nuova linea metropolita M4, sarà sufficiente. ATM ha comunicato il prolungamento di cinque fermate al percorso della 973, fino a Piazza Ovidio. Nel dettaglio, l’ex linea 73, trasformata appunto in 973, in servizio tra Linate Aeroporto e San Felicino, dal 4 settembre sarà prolungata da San Felicino – Linate M4 fino a Repetti M4 e piazza Ovidio dove farà capolinea. 

Parziale inversione di marcia

Dopo le energiche proteste e i sit-in sotto Palazzo Marino, per l’assessora alla Mobilità Arianna Censi la soluzione proposta dovrebbe risolvere il problema: “Abbiamo tenuto fede ad un impegno che abbiamo preso con i cittadini e con il consiglio comunale. Il servizio del trasporto pubblico in tutta l’area est di Milano è stato potenziato con l’apertura delle nuove fermate della metropolitana, fornendo un servizio per l’aeroporto molto efficiente. La distanza però tra le ultime due fermate della M4 ha lasciato scoperta una porzione del quartiere dal trasporto pubblico di superficie. Il prolungamento della linea 973 permette di coprire anche la tratta di viale Forlanini”.

Come abbiamo descritto nel nostro precedente articolo, (puoi leggerlo qui) la soppressione della 73 ha creato disagi lasciando parzialmente scoperta la zona tra corso XXII Marzo e viale Corsica.

Il tratto adesso è servito soltanto dalla linea tram 27, creando non pochi problemi all’utenza in carrozzina e a chi in generale non riesce salire sul tram perché troppo alto e senza scivolo ma anche a una grossa fetta di utenti che si spostava lungo l’asse Linate-San Babila.

La linea M4, contrariamente a quanto sostenuto da Atm, non copre lo stesso percorso in quanto il tragitto della linea blu passa più a nord, in direzione Argonne, Plebisciti, Indipendenza con fermate molto distanti rispetto a quelle della scomparsa 73.

Che fine ha fatto la 38?

Scomparsa da ogni discussione e anche dai tanti articoli che in questi giorni si sono occupati della protesta dei cittadini, abbiamo chiesto direttamente al consigliere comunale di Segrate, Marco Griguolo, rappresentante di Segrate in Città Metropolitana e con delega proprio alla mobilità, notizie sulla sorte della linea che serviva i segratesi di Novegro.

Ma allora, la 38 è sparita dai radar? «No, non è sparita dai radar, la 38 è sul tavolo e in valutazione e come ho già detto ad altri giornalisti che me l’hanno chiesto, la priorità è stata data alla 73 perché è parso di capire, da parte delle proteste dei cittadini, che fosse quella la priorità da andare a sistemare. Le proteste hanno interessato di più la 73 e la politica si è mossa più per trovare delle soluzioni sulla linea della 73 che non sulla 38… ma visto che ci sono arrivate le segnalazioni anche sulla 38, abbiamo aperto un tavolo che proseguirà a settembre».

Quindi ha vinto, per adesso, chi ha protestato di più, chi fa più confusione viene accontentato? «Ma se nel momento in cui viene soppressa una linea e nessuno dice niente, sembrerebbe che non crei disagi».

Per il consigliere Griguolo i segratesi di Novegro, e forse più in generale i segratesi, hanno accettano passivamente la decisione di limitare la corsa della 38, tagliandosi completamente fuori.

Nonostante le rassicurazioni del consigliere, analizzando quanto è accaduto in queste tre settimane, la forte protesta dei milanesi, articoli su tutta la stampa, tavoli di confronto e sit-in sotto palazzo Marino hanno portato solo a una parziale marcia indietro da parte di ATM con l’aggiunta di cinque nuove fermate alla 973, per i residenti di Novegro che non hanno alzato abbastanza la voce e non hanno fatto nessuna protesta eclatante, per loro il destino sembra segnato, addio 38.

Roberto Spampinato

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