In Comune

Controllo di vicinato e non solo

Tempo di vacanza, di valige, di lunghe assenze da casa e dell’inevitabile pensiero: speriamo di non essere i prossimi sulla lista dei professionisti del piede di porco”.

I mesi appena trascorsi per i segratesi sono stati costellati da uno stillicidio di furti in appartamento che hanno seriamente messo in crisi il senso di sicurezza in città, tanto da costringere alcuni cittadini a chiedersi cosa fare, come dare una risposta al senso d’impotenza che le istituzioni hanno mostrato davanti a un fenomeno che non riescono a gestire, a contenere.

Purtroppo, quella dei topi d’appartamento è una piaga ciclica che investe una determinata zona fino a quando i responsabili non sono neutralizzati, arrestati o, più semplicemente, si sono spostati altrove. Nel frattempo, i cittadini del Villaggio Ambrosiano si sono organizzati, dopo consultazioni, un tam-tam di messaggi e comitati spontanei, hanno deciso di riunirsi tutti sotto un’unica sigla, quella delle Voci del Villaggio Ambrosiano, la storica associazione, nata nel 2011 proprio per cercare di farsi voce dei residenti verso l’amministrazione. 

Dopo un relativo momento di silenzio, complice anche il Covid, la storica associazione riprende vita e diventa Comitato di quartiere, e se la ragione scatenante sono stati i furti, come ci dice Maurizio Venturi, il presidente, raggiunto al telefono, il Comitato ha messo in agenda più di una voce. 

Controllo di vicinato bilancio dopo tre mesi

Dopo un’assemblea pubblica presso la parrocchia del quartiere, lo scorso 2 maggio, che ha dato il via al progetto di controllo di vicinato, il presidente Venturi non sa dirci se l’esperimento funzioni, in termini di prevenzione furti «i furti ci sono, l’ultimo ieri in via della Begonia, secondo me l’effetto migliore è la partecipazione di gente che è uscita da casa e ha cominciato a parlare con chi gli abita di fronte, di fianco, che abita tre case dopo, sanno quando vanno in vacanza, se uno vede che ha dimenticato la finestra aperta telefona al vicino o lo scrive nella chat, secondo me l’effetto più immediato è questo, poi ci sono degli episodi di “successo”», Venturi fa riferimento ad alcuni controlli scattati a seguito di segnalazioni partite proprio dalle indicazioni dei cittadini.

E da qualche settimana sono comparsi anche i cartelli affissi ai cancelli delle villette del villaggio degli aderenti al progetto che avvertono che è attivo il servizio e ogni movimento sospetto o persona sconosciuta potrebbe essere monitorata o segnalata alla chat. I numeri dei residenti che si sono iscritti o che partecipano attivamente al progetto sono 400, come ci segnala Venturi, un numero che inizia a diventare importante, che riesce a farsi massa critica a cui l’amministrazione comunale deve necessariamente prestare attenzione. Potenzialmente il numero dei partecipanti potrebbe aumentare sensibilmente se si considerano il numero di villette e abitazione presenti al Villaggio, è quanto auspica Gianfranco Bettiol, tra i fondatori storici dell’associazione.

I primi successi del Comitato

Nella newsletter del Comitato si legge “negli ultimi mesi abbiamo lavorato tantissimo ed i primi risultati non hanno tardato ad arrivare! A seguito della firma del Protocollo di Controllo del Vicinato tra l’Amministrazione Comunale e i quattro rappresentanti del Comitato di Quartiere, abbiamo concordato l’installazione di un sistema di videosorveglianza di circa 20 telecamere dedicate al Villaggio Ambrosiano entro il 2023” un risultato importante, più volte annunciato e promesso dal sindaco Micheli, probabilmente questa volta, sotto la pressione del Comitato, finalmente le vedremo installate davvero. 

Non solo sicurezza

“I temi attualmente gestiti dal Comitato sono appunto la sicurezza, la realizzazione del progetto del Parco dei Mulini, la manutenzione del verde, il problema delle zanzare e la viabilità̀; ma non escludiamo di poterci occupare anche di altro in futuro; per esempio, la realizzazione di un centro civico e la rinascita dei giochi di quartiere che si facevano in passato”.

Parco dei Mulini e le richieste inascoltate.

Dopo quello dei furti, il tema del nascituro Parco dei Mulini – in forse la sua realizzazione, leggi qui articolo – è l’altro tema che agita tanti residenti del Villaggio Ambrosiano. La trasformazione di un’ampia zona verde esistente trasformata in parco non è stata accolta come probabilmente si aspettava il sindaco e il suo vice, l’assessore Francesco Di Chio.

Il Comitato di quartiere, nella sua newsletter denuncia come le richieste dei residenti siano state completamente ignorate “il 15 maggio abbiamo avuto un incontro dedicato con l’Assessore al Territorio, Lavori Pubblici e Viabilità, Francesco Di Chio, al quale abbiamo sottoposto una serie di considerazioni (parcheggi, piazza, parco giochi bambini…) emerse dal continuo confronto con i residenti, anche della zona delle Piante. 

Siamo tornati in Comune il 22 Giugno purtroppo solo per constatare la poca disponibilità dell’Amministrazione a rivedere le proprie scelte, in particolare sulla rimozione totale dei parcheggi, l’apertura di un accesso al Parco da Via del Pino e il posizionamento dell’area giochi per i bambini tra le due strade più trafficate della zona, Via Gran Paradiso e Via Monviso”. 

Evidentemente le ragioni della stazione appaltante sono più importanti di quelle dei cittadini.

Verde, viabilità e zanzare gli altri temi sotto la lente del Comitato.

L’annosa gestione del verde e della sua manutenzione – in queste ore l’apertura delle buste con le nuove offerte per il rinnovo del servizio – rimane un problema spinoso: da una parte un’amministrazione che allarga il patrimonio verde senza mettere a bilancio i maggiori costi per il suo mantenimento, dall’altra cittadini che vorrebbero aiuole e parchi pettinati come quella della casa di Barbie. 

Il tema della viabilità è il più̀ recente di cui il nostro Comitato ha deciso di farsi carico. L’Amministrazione Comunale ha recentemente reso noto il progetto “KM verde” e ha bisogno dell’aiuto dei residenti per portarlo avanti. Noi abbiamo deciso di rispondere e metterci a disposizione”. Ambiziosi? Forse, ma dobbiamo giocare questa partita fondamentale per migliorare la nostra qualità di vita”.

Per questo aspetto non ci resta che fare gli auguri al Comitato, se il viatico è stato quello del Parco dei Mulini, la sola ambizione potrebbe non essere sufficiente.

Il successo più grande

Un problema odioso e grave come quello della criminalità contro il patrimonio ha trasformato decine di residenti da oggetto e vittime del fenomeno criminale in parte attiva, propositiva e operativa di una serie di iniziative che investono i più disparati aspetti della vita cittadina.  Aspetti che, evidentemente, per i cittadini necessitano un approccio diverso da parte dell’amministrazione. E forse, per adesso, questo è il successo più grande per il Comitato di quartiere, portare decine di residenti ad occuparsi del proprio territorio ma soprattutto monitorare e controllare l’operato della politica le cui necessità a volte non coincidono con quelli dei cittadini.

Roberto Spampinato

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