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Segrate è una delle tre città invitate a raccontare la sua esperienza verso un modello verde, sostenibile, di città per il futuro. Assieme a un’altra città italiana, la fiorentina Poggibonsi e alla portoghese Caiscais, rappresentano un modello virtuoso e le loro scelte sono indicate come la via verso soluzioni eco compatibili e di minor impatto, capaci di conciliare le necessità abitative della collettività e quelle dell’ambiente, minacciato da una antropizzazione senza freni, fuori controllo.
A Segrate, il “Kilometro verde”, la trasformazione, o meglio dire, la restituzione di un’ampia fascia di verde lungo la strada provinciale Cassanese, grazie alla nuova viabilità sarà declassata a strada comunale, rappresenta certamente un “modello” di riconversione e trasformazione verso un futuro eco friendly, di sostenibilità ambientale. Il sindaco Paolo Micheli è stato chiamato ad illustrare il progetto in un dibattito promosso in collaborazione con il Patto dei sindaci (Covenant of Mayors Europe), il ClimaMed dell’Unione Europea e Eni per Sardegna.
«Il chilometro verde è parte di una politica più ampia di “rivoluzione energetica” per abbattere i consumi che abbiamo avviato da alcuni anni. Il primo passo è stato fare un Pgt totalmente diverso da quello previsto dai nostri predecessori: il nostro prevede il ritorno ad aree verdi o agricole di 1 milione di metri quadrati di suolo — racconta Micheli, al secondo mandato —. Il nostro sogno è diventare un modello di sostenibilità. Già dal 2017 abbiamo reso l’illuminazione pubblica totalmente a led. Inoltre, stiamo incentivando moltissimo l’uso della bicicletta. Abbiamo dotato le ciclabili di segnaletica realizzando una “ciclopolitana”. Abbiamo avviato la piantumazione di un albero per ogni abitante, quindi in totale arriveremo a 36 mila nuovi alberi. E da poco, oltre al pedibus, abbiamo anche un bicibus, che funziona a pedali e che porta i ragazzi a scuola. Ha solo 10 posti, ma i bambini si prenotano e così a turno lo usano tutti».
Qui la pagina del TG3 Lombardia.
Il chilometro verde rappresenta per Segrate una importante sfida verso il contenimento delle emissioni e l’abbattimento del traffico veicolare che ogni giorno attraversa il territorio cittadino da est a ovest. Il sindaco Micheli ha poi aggiunto che conta nell’aiuto dei fondi comunitari Ue per la realizzazione dell’opera «del resto in municipio abbiamo aperto l’ufficio Europa per la ricerca di bandi e finanziamenti e la stesura dei progetti per potervi partecipare»
L’alterazione dell’ambiente da parte dell’uomo porta spesso alla distruzione di molti habitat naturali a causa sia delle diverse forme di inquinamento, sia di altri tipi di perturbazioni, quali la deforestazione e l’eccessivo sfruttamento delle risorse terrestri.
Il consumo del suolo a Segrate è un argomento che tocca i nervi scoperti di un’intera collettività, assediata dalla pressante richiesta di nuove concessioni – come quella di un grosso polo logistico per l’insediamento di 58mila m2 – e le vecchie concessioni in attesa di costruzioni, richieste che mettono seriamente a rischio il fragile equilibrio raggiunto dalla nostra città.
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