L’inopportuna commistione tra pubblicità e politica

Informazione giornalistica e commerciale, il labile confine e la sconveniente posizione di chi governa.

2 mins read

Per anni ci è stato detto come Alessadrini avesse svenduto il territorio e come prepararci all’arrivo di migliaia di metri cubi che sarebbero dovuti arrivare sul territorio segratese e come per molti di quei progetti non c’era nulla da fare, bisogna solo attendere le ruspe.

Per l’opposizione di allora il consumo del suolo era un mantra, una litania recitata in ogni dove. Oggi quell’opposizione è Giunta di governo e ha dimenticato quelle battaglie, anzi fa di meglio, ne tesse le lodi e ne diventa perfino sponsor.

Nel supplemento in distribuzione de InFolio, otto pagine raccontano come sarà bello vivere tra i nuovi palazzoni che arriveranno, dove piscine, centri sportivi e ciclabili faranno la felicità dei nuovi segratesi che avranno la fortuna di andarci a vivere. Nello stesso supplemento, due pagine dopo il racconto su “Il nuovo modo di vivere” e sul Giardino delle scoperte, ma la vera scoperta la fanno i lettori: una pagina intera con intervista al vice sindaco Di Chio, con foto del sindaco Micheli e dello stesso Di Chio in giro per i campi, in versione ecologisti.

Ma non erano il male assoluto le nuove costruzioni? Ma da male assoluto alla sponsorizzazione il passo è stato breve. In tutto questo, il supplemento non fa distinzione tra pubblicità e informazione, in una scorretta commistione tra informazione giornalistica e informazione commerciale, da manuale deontologico professionale.

I segratesi sono abbastanza avveduti e sanno distinguere qual è il confine tra informazione e comunicazione commerciale e forse si meritano un’informazione chiara, distinta, e senza inganni.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Precedente articolo

La calata degli Autovelox

Prossimo articolo

Covid, il calendario fine restrizioni

I più recenti