Per un’Amministrazione, come quella segratese, che della mancanza di liquidità ne ha fatto un leitmotiv, qualunque iniziativa si scontra sempre con la cronica “sofferenza di liquidità per la spesa corrente”, non spendere dei contributi ricevuti sa di mistero.
Questa volta i soldi c’erano ma non si è riusciti a spenderli tutti.
Il Ministero con delega alle politiche familiari ha erogato un contributo di € 72.311,76, (qui il documento) per il potenziamento di servizi educativi e ricreativi per minori dai 4 ai 17 anni da attuare tra ottobre e dicembre 2021 ed entro fine marzo la rendicontazione di quanto speso ha restituito un saldo positivo di €10.718,21 che sono stati prontamente rigirati al Ministero.
Come è possibile che non si sia riusciti a impiegare per intero il contributo, non c’erano altri modi per spendere 10 mila euro per attività destinate ai ragazzi?
Abbiamo chiesto informazioni all’Assessore competente, Guido Bellatorre, che ha le deleghe alle Politiche sociali, Terza Età e Politiche abitative, Scuola e Ricerca, Politiche giovanili, ma non ha risposto alle mail, e non è la prima volta.
C’è da chiedersi chi, come e con quali capacità/competenze gestionali amministra le risorse come queste che avevano una destinazione, in fondo, semplice e ben individuabile?
Come sono stati spesi gli altri 62mila euro in appena tre mesi? Se non siamo stati in grado di programmare e spendere il contributo per intero, siamo sicuri che il resto sia stato speso bene, efficientemente? Perché il dubbio, a questo punto, è legittimo.
Visto l’assenza dell’Assessore, chissà, magari l’opposizione, a cui è affidata le Presidenza della Commissione Bilancio, potrebbe chiedere di vederci chiaro, sempre che si ricordino il motivo per cui sono stati eletti.