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Non si è trattato di aumento ma di adeguamento

Immediata la risposta del Sindaco al comunicato della Lega sull’’adeguamento’ degli emolumenti degli Assessori.

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Arriva a stretto giro di social, che riprende un articolo dell’ InFolio, l’House Organ del Sindaco, la replica al comunicato della Lega che aveva denunciato la scelta della Giunta di aumentarsi lo stipendio (ne avevamo parlato in questo articolo). Nel comunicato si esprimeva il dubbio sulla scelta dei tempi pur ammettendo che tutta l’operazione era legittima ma forse non opportuna, visto il momento.

Le preoccupazioni del post Covid si sono adesso sommate a quelle della crisi ucraina, e i prossimi mesi, secondo molti analisti, potrebbero essere molti duri. Lo spettro che la crisi energetica possa far chiudere centinaia di aziende, messe fuori mercato dai costi esorbitanti dell’energia e la mancanza di materie prime, fanno indurre a una maggiore cautela nella spesa e nella programmazione economica. Il premier Draghi è stato perfino più tranchant, o la Pace o l’aria condizionata. Sono migliaia i cassa integrati e i tavoli di crisi aperti in tutta Italia. Insomma, non tira una buona aria.

La scelta della Giunta

A Segrate, invece, la Giunta decide che è il momento propizio per ADEGUARE i compensi degli assessori che erano rimasti congelati per via dello stato di predissesto.

Si sa, la foga politica spesso non va per il sottile, non pesa sostantivi o fa differenza tra un avverbio e l’altro e se poi è la Lega, pronipote di quella del “celodurismo” bossiano, non si può certo pretendere un Comunicato cesellato e semanticamente a posto, con tutti i sostantivi e gli aggettivi al posto giusto ma il senso era chiaro: è il momento opportuno per l’adeguamento e non dell’aumento?

La risposta, come dicevamo nel sottotitolo non si è fatta attendere. Il Sindaco Micheli l’ha presa sul personale, ci ha ricordato che il suo stipendio è rimasto invariato ma l’adeguamento ha riguardato gli assessori e nel dettaglio dice “Ora il governo ha deciso di aumentare gli emolumenti e abbiamo semplicemente reintegrato gli stipendi di quegli assessori che svolgono questo ruolo a tempo pieno, riportandolo alla cifra precedente.

Infine, Micheli ci ricorda che da consigliere regionale guadagnava tre volte tanto, quindi se per lui non sono i soldi il problema probabilmente è perché anche gli assessori tengono famiglia.

A Segrate, nel nostro piccolo, riusciamo a metterci del nostro per generare un senso di frustrazione che messaggi del genere arrivano dai palazzi della politica e la scelta dei tempi sembrano orchestrati da un ottimo guru della comunicazione.

P.S. Per Natale al gruppo leghista faremo giungere uno Zingarelli.

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