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NO ZTL AL VILLAGGIO

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Il Villaggio interroga la politica, Il Comitato le Voci del Villaggio Ambrosiano formalizza il suo direttivo con la votazione degli iscritti e coglie l’occasione per fare il punto con gli assessori Achilli e Di Chio.

La sala della parrocchia del Villaggio è gremita, nel programma i punti all’ordine del giorno sono tanti, alcuni ricorrenti, come la sicurezza e l’attività di controllo del vicinato, mentre il punto sui lavori pubblici per il Comitato, che ricordiamo è stato ravvivato da nuovo impulso e da nuovi iscritti sull’onda emotiva dei furti in appartamento che hanno flagellato il Villaggio qualche mese fa, è un po’ una novità rispetto agli argomenti che storicamente l’associazione ha trattato.

L’opportunità per formalizzare il direttivo attraverso una votazione degli iscritti è diventata l’occasione per fare il punto sui temi e un confronto diretto con la politica.

I numeri del Comitato.

Le adesioni iniziano ad essere importanti, sono oltre 500 gli iscritti ai gruppi WhatApp del Controllo di vicinato – il sistema che permette di monitorare estranei o persone sospette attraverso un passa parola in una chat chiusa – 210 gli iscritti al Comitato di Quartiere che corrispondono al 18% dei residenti del Villaggio, ma l’obiettivo, come sottolineato da Maurizio Venturi, il presidente del Comitato, è quello di arrivare a un’adesione più ampia.

Telecamere e Privacy

L’assessore Achilli, intervenuta assieme al collega Di Chio, ha confermato l’installazione di telecamere (48 stando alle informazioni sul sito del comune) ai varchi stradali e pedonali del Villaggio e, nonostante il ritardo di qualche settimana, presto saranno operative. Ha poi spiegato che le telecamere usate saranno di due tipi diversi: di sorveglianza con registrazione delle immagini che saranno conservate dal sistema per sette giorni, come previsto dal decreto sulla Privacy e del tipo “lettura targhe”, capaci di riconoscere la targa del mezzo che vi transita sotto ed eventualmente segnalare il mezzo se già presente nel database del Comando di Polizia Locale. 

NO ZTL al Villaggio.

L’assessore ha poi avanzato l’idea della creazione di una sorta di “ZTL”, un sistema volontario dove i residenti possono iscrivere le targhe dei proprio mezzi e delle persone che frequentano le loro residenze per monitorare le auto estranee. 

L’annuncio di fine novembre dell’istituzione della zona ZTL, apparso sul sito del Comune (leggilo qui) ha messo in allarme alcuni cittadini e in molti si sono fatti delle domande: chi gestirà il servizio, cosa succede a chi non intenderà segnalare la propria targa e alle targhe di amici e conoscenti transitati senza preavviso?

Intanto in queste ore al Villaggio, lungo le recinzioni di alcune villette, sono apparsi gli striscioni “NO ZTL AL VILLAGGIO”. Il timore che la proposta dell’assessore per le alcuni possa trasformarsi in qualcosa di più di una semplice adesione ma l’istituzione di zone come le aree C e B di Milano, magari in un secondo momento, è forte e per alcuni anche fondato.

La paura di un Grande fratello. 

Ma presto il discorso si è infiammato quando dei partecipanti hanno fatto notare come l’uso disinvolto di registrazioni video, circolate nelle chat dei gruppi di Controllo del vicinato, possono portare a effetti indesiderati. Qualche residente ha denunciato un uso sconsiderato o inappropriato delle immagini registrate da impianti di video di sorveglianza privati. Il presidente Maurizio Venturi ha ammesso che all’inizio dell’esperimento della chat qualcuno non abbia ben compreso l’utilizzo e la funzione delle segnalazioni e il problema è stato risolto allontanando le persone che non si sono uniformate al corretto uso delle segnalazioni. Adesso il sistema, secondo Venturi, funziona bene ma per alcuni presenti le rassicurazioni del presidente del Comitato non sono stati sufficienti tanto che lo stesso Venturi, al culmine della discussione, ha chiuso l’argomento invitando a rivolgersi alle autorità nel caso di un utilizzo distorto o inappropriato di immagini di cui dovessero venire a conoscenza.   

Nuovi agenti di Polizia.

L’assessore ha poi annunciato anche l’assunzione di cinque nuovi agenti di Polizia Locale, dopo anni di blocco per le condizioni finanziarie del Comune. Una buona notizia ma che è stata subito coperta dalle tante segnalazioni e richieste di un maggior controllo sul territorio anche nei tanti cantieri stradali che interessano il Villaggio. Molte le segnalazioni di disagi legati alla viabilità nelle aree interessate dai lavori, per alcuni davvero insostenibile anche il comportamento di maestranze che hanno lasciato accesi i mezzi di movimentazione terra anche durante la pausa pranzo.

Parco dei Mulini, alla ricerca del parcheggio. 

Tanti disagi anche attorno al nascituro Parco dei Mulini. I lavori pare stiano esacerbando gli animi dei residenti e la lotta alla ricerca di un parcheggio sta trasformando l’intera area in una zona calda. I camper sono i primi nemici in cima alla lista dei cattivi. La sosta anche di più camper nella stessa area ha mosso malumori e richieste di multe per quelli che non sono perfettamente parcheggiati entro le strisce. 

È stato fatto notare che i possessori di camper pagano le tasse come chiunque altro e forse hanno gli stessi diritti ma questo non è bastato e anche per il presidente Venturi i camper parcheggiati, anche solo dieci centimetri fuori dalle strisce, vanno multati.

La risposta dell’assessore Achilli alle richieste di un maggior controllo proprio nelle zone dei cantieri è stata molto sbrigativa, “chiamate i vigili”. 

Anche l’assessore Di Chio, chiamato in causa quale responsabile per i lavori pubblici, si è impegnato a fare un sopralluogo.

Purtroppo, è risaputo che a Segrate la Polizia Locale raramente esce per chiamate che non siano per incidente o per altri interventi d’urgenza, del resto il numero di agenti in servizio non permette di coprire chiamate per eventi meno urgenti. 

L’incontro è andato avanti parlando di verde pubblico, assente per influenza l’assessore Pignataro e il collega Di Chio ha raccolto segnalazione e richieste dei cittadini.

La funzione del Comitato. 

Durante l’incontro non è stato possibile fare domande non gradite al Comitato e forse anche ai politici intervenuti, restringendo la discussione solo esclusivamente agli argomenti in agenda, perdendo l’occasione – una volta tanto – di un confronto diretto cittadino-amministrazione. 

La funzione di un comitato cittadino non dovrebbe limitarsi a trattare solo determinati argomenti ma essere volano e punto di partenza di dibattito pubblico per gli argomenti che la politica tralascia o tratta solo all’interno delle stanze comunali. 

La crescita del comitato, probabilmente, potrebbe passare proprio da qui, dalla funzione di osservatorio e confronto con l’apparato amministrativo, altrimenti si è destinati a diventare palcoscenico per le recite del politico di turno e potrebbe minare la sopravvivenza stessa del Comitato.

Così come è auspicabile che la funzione di raccolta adesioni e consenso all’interno del Comitato si applichi ascoltando le ragioni di tutti, anche dei camperisti o chi teme l’uso inappropriato delle telecamere, diversamente, le posizioni preconcette e/o personalistiche rischiano di rendere poco credibile il suo mandato, rappresentare le diversi Voci del Villaggio.

Una curiosità.

Nella slide che riporta la composizione e il numero degli abitanti dei quartieri segratesi, dati forniti dall’ufficio anagrafe del Comune, in fondo alla lista si scopre il quartiere Westfield, con zero abitanti ma già in lista come area residenziale cittadina. 

Il silenzio della giunta attorno al futuro di quell’area è imbarazzante. Privare i cittadini di informazioni su quanto sta per nascere al posto del centro commerciale dà la misura della considerazione che questa giunta ha per i suoi cittadini. Quale sarà l’impatto della nuova zona residenziale sulla città non è dato sapere. Viste determinate scelte urbanistiche, fortunatamente rimaste sulla carta – isole galleggianti e palazzi di sei piani al posto del campo di calcio –  c’è una legittima preoccupazione sulla creatività urbanistica della nostra giunta.  

2 Comments

  1. Le telecamere installate non sono per la “sicurezza” dei cittadini, non verranno mai usate per arrestare dei ladri (forse lasciati circolare liberamente con lo scopo di ottenere queste installazioni), ma solamente per controllare i cittadini stessi quando sarà vietato loro di uscire di casa per la prossima emergenza climatica o influenzale, o vietato di passare con un mezzo non conforme alle direttive che deciderà al momento l’amministrazione. Usano i soldi dei cittadini per controllare e multare i cittadini.

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